friends are the family we choose for ourselves

Un weekend frettoloso. Una combinazione di impegni da togliere il fiato. Venerdì cena in un postaccio affumicato e i prezzi ingiustificati: Ferrara è il paradiso per chi ama locali come questo, in mano a improvvisati che cercano di raschiare fino al fondo del barile per il tempo (si spera poco) in cui il posto "tira" in quanto novità.
Sabato giornata strana. Di quelle che si dimenticano in fretta ma che pure lasciano un segno, da qualche parte, anche se non so dove.
Pomeriggio in punta di penna (ma ho combinato poco o niente) in compagnia di David Sylvian e un attacco di depressione.

Voices heard in fields of green
their joy their calm and luxury
are lost within the wanderings of my mind

I'm cutting branches from the trees
shaped by years of memories
to exorcise their ghosts from inside of me

The sound of waves in a pool of water
I'm drowning in my nostalgia


Cena con amici ciarlieri di lunga data. Il calore della tavola aiuta a passare sopra alla carbonara appena dignitosa (il cuoco ero io!), e a dimenticare sia il venerdì che il pomeriggio stesso (non ho bisogno di "nemici"... riesco a fare benissimo tutto da solo). Le solite chiacchiere, ma a volte sono una benedizione. Chi fa cosa e dove. Chi sta con chi e non più con chi altro. Il lavoro è uno schifo, L'economia ferrarese è uno schifo al cubo. Dalla serata nascono propositi per una castagnata e una vacanza tutti insieme in un agriturismo sugli appennini. Sinceramente, ho forti dubbi che si realizzi anche solo la castagnata. Ma, come dice il vecchio Vasco, va bene così. Ci siamo divertiti e rilassati.Tanto basta.

Ora dirò la Banalità con la "B" maiuscola: ma dove va il tempo? Chi fa cosa e dove? Due bancari, un avvocato, una ricercatrice universitaria, un'impiegata del fisco. Penso a come eravamo quasi vent'anni fa, quando eravamo tutti e cinque solo studenti in legge, e non riesco a trattenere il sorriso. Ma dico, cosa avremmo pensato di noi stessi se allora avessimo avuto la chance di vederci così come eravamo a tavola sabato? No, non particolaremente invecchiati, ma diversi. Le stesse persone ma diverse. Non resisto, ho una citazione anche da The Boxer di P. Simon e credo che non ve la caverete. Infatti eccola qua: "after changes upon changes we are more or less the same".
Beh, anche io sono più o meno lo stesso di ciò che ero allora, ma credetemi se vi dico che non so cosa avrei potuto pensare. Forse mi sarei sentito sollevato, ecco, nel vederci tutti lì a tavola e nessun assente (tranne quel pazzo di Serj al palazzetto, ma era in preventivo). Perchè le cose che si danno per scontate sono le prime a sorprenderci con la loro assenza, e questo vale anche e soprattutto per le persone.
Si parlava di destino, casualità, fortuna/sfortuna.
Sono grato alla vita perchè i miei amici sono lì a prendermi in giro, e io sono lì che posso essere preso in giro.

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