gettin' in

L'accesso alla mia casina nuova (nuova perchè ci sto da poco, non certo perchè fresca di cantiere!) non è dei più facili. Di solito saluto i miei visitatori con un cordiale "benvenuti ad Alcatraz!" per via delle inferriate. Se non altro le ho fatte dipingere di un bel rosso vivace che, bisogna ammetterlo, assieme al verde della ringhiera del balcone e al bianco degli infissi, ha dato un involontario ma allegro tocco patriottico allo stabile (si preannunciano grane in condominio...). Comunque non dirò che è impenetrabile per motivi scaramantici. E le intaccature allo spigolo della porta d'entrata, sicure testimoniante di passati tentativi d'effrazione, mi servono da monito a non abbassare la guardia.

Dunque, da via Palestro si accede da una bella porta a vetri scuri posta tra il macellaio e il fruttivendolo. Ma di solito chi mi viene a trovare non aspetta di sentirmi raccontare tutta la faccenda, e perde un buon quarto d'ora facendosi a piedi in andata e ritorno i quattro piani dell'edificio principale, provando ogni porta e strabuzzando gli occhi su tutti i campanelli, prima di rinunciare, tornare in strada, suonare di nuovo, e gracchiare nel citofono: "ma dove c(beep!)o stai?".
E io: "attraversa il cortile, pollo!"

Si attraversa, ridunque, il cortile e, in fondo a sinistra, ci si trova davanti ad un nuovo portoncino, che il più delle volte avrò già provveduto ad aprire con l'apposito tiro. Sull'interno del portoncino si trova un cartello, assolutamente menzognero, che recita:
"Si prega di non sbattere. La porta si chiude da sè".
Potremmo definire l'apparato adibito alla chiusura del portoncino: "ad pompam".

Queste le principali reazioni al cartello bugiardo.

1) il coscienzioso:
mi raggiunge sul pianerottolo e dice: "Lo sai che il portoncino di sotto non si chiude da sè?"

2) l'irritato:
mi raggiunge sul pianerottolo ed esclama: "Quel c(beep!)o di portoncino di sotto non si chiude!"

3) il distratto:
mi raggiunge sul pianerottolo e gli chiedo: "Hai chiuso il portoncino di sotto?"
E lui: "Portoncino?"

4) mio padre:
SSSSLLAAAAAMMMMM!!!!!! (con vibrazione risonante nell'edificio dalle fondamenta al tetto)
Io: "Papà, sei sicuro di aver chiuso bene?"

4) l'ingegnere:
l'attendo invano per diversi minuti prima di sporgermi dal pianerottolo e vederlo scrutare accigliato a braccia conserte il portoncino semiaperto ma inspiegabilmente inerte. Continua a scrutare accigliato, probabilmente chiedendosi se è rotto o se è semplicemente molto moooolto lento, finchè non attiro la sua attenzione con: "Hei! Mica si chiude! Datti una mossa!"

Bè, poi si è arrivati.

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