midnight... all alone on a pavement...

Ecco, avrei voglia di un po' di ferie, non convalescenza.
Mi armo di pazienza... e di cosa dovrei armarmi? Perchè credete che i "pazienti" si chiamino così?

Sotto i miei occhi un fiume d'immagini che scorrono senza riferimenti temporali. L'infermiera che guida la lettiga verso l'ascensore. La strada che corre fuori dal finestrino dell'auto e il blu oltre il guard-rail, e nessuno al volante. Il buio punteggiato da lampioni arancione che illuminano un reticolo di strade oltre la Torre dell'Elefante. Un foglio di carta bianca, quasi abbagliante, che mi lascia un taglio sulla mano. La macchina da scrivere sul tavolo, in giardino, sotto il gazebo di tela. Lontano, sempre più lontano. Vorrei tornare sulla mia isola, a dormicchiare d'estate dondolando sull'amaca, e gatta Miciona che mi guarda con gran perplessità, spettinando il prato con la coda, prima di decidere se la mia pancia valga un po' di mal di mare.

Abbraccio il fantasma esorcizzato dalla mia salute del cazzo. Un attimo prima che svanisca. Continua a svanire, ogni attimo della mia vita. Continua a svanire. Continua.

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