braci sotto la cenere

Fame in anticipo, cena in ritardo, e come al solito rimango preso in mezzo...

Mi sento così disorientato. Ma non è solo a causa del trovarmi all'improvviso con un occhio miope e uno astigmatico. E' questa cosa strana che si sta agitando dentro, che punzecchia e ridacchia alle mie spalle. Irrequietezza. Scoprirmi comunque me stesso, nonostante tutto. Vedermi allo specchio, un po' nitido un po' sfocato, e riconoscermi dopo tanto tempo nonostante lo sguardo spaventato, i capelli lunghi, i chili presi tentando di colmare il vuoto di una separazione col cibo. E riconoscere la stessa trepidazione di quando suonava piano il telefono all'una di notte, di quando superavo il cancello 11 con la carta d'imbarco come segnalibro a "Il Popolo dell'Autunno".

"ciao te... dov'eri finito?"

...lontano...

0 commenti: