if only

L'arrivo del piccolo Gregorio ha gettato tutto il mio mondo nel caos. Ma finalmente stasera riprendo in mano le redini del mio tempo, e lo dedico al mio "secondo lavoro", se posso permettermi di chiamarlo così.

Mr. Ward è tornato al mittente, ma con commenti e suggerimenti intelligenti e puntuali. Quindi rimetterci mano è facile. Aggiungo un po' qui, limo un po' là, mi sembra che in quest'angolo qua ci voglia un altro cadavere... boh? mettiamolo, va, si fa poi sempre in tempo a togliere. Poi ho deciso che, già che ci sono, val la pena scrivere un intero trattamento. La lunghezza non mi ha mai spaventato molto. Anzi, spesso il problema è proprio di (mancata) sintesi.

Però, gente, sono esausto. Mi sembra di avere tanta energia, entusiasmo, ma sono esausto. E le "cose" s'assommano senza dare tregua. Intanto presto traslocherò. Beh, 'presto' è una parola grossa, ma comunque non manca molto. E di questo sono contento. In genere mi affeziono molto ai posti, e mi costa lasciarli. Ma dove sono ora è troppo saturo di... "presenze". Ogni oggetto, ogni mobile, ogni cornice appesa ai muri contiene fantasmi su cui mi pare di non avere alcun potere. Conto che questi fantasmi siano associati al luogo più che all'oggetto, e che una volta l'oggetto si trovi altrove decidano di abbandonarlo.

Poi c'è la storia di un'operazione agli occhi che ho rimandato troppo a lungo.

E in ufficio, avendo fatto il fatale errore di rendermi necessario per l'espletazione di determinati incarichi, se mi azzardo a chieder ferie mi guardano in cagnesco.

Sarebbe tutto dannatamente più facile se...

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