barcarolle

Mal di testa.
Ceno con un po' di purè e mi concedo cinque minuti di zapping, che diventano venti prima che riesca a riguadagnare controllo e ad oscurare il tubo catodico.

Perchè non resisto senza musica? Anche ora con questi spilli bastardi conficcati nell'occhio sinistro. Per rispetto a quella roba grigia che pulsa nella mia scatola cranica sostituisco i Mission con, sempre lui, Chopin.

Il piano di Zimmermann mi prende proprio come piace a me, steso sul divano con la cravatta allentata e il colletto aperto. Occhi chiusi. Una vibrazione alla base del collo. Pericolosa. Pericolosa. Così pericolosa che mi scopro ad accarezzare la tastierina del telefono.

Questi giorni che passano tutti uguali, questi pensieri che non sanno da che parte andare. Presto con fuoco. Le note si spegneranno nella notte, alla fine della ballata in fa.

E io? Dove sono, io?

0 commenti: