i gatti

Rovistando tra i libri e le "sudate carte" mi sono imbattuto in un poeta che non ho mai capito bene, Antonio Porta. Nella raccolta che posseggo avevo tenuto il segno piegando l'angolino di una pagina. Risale a tempi non sospetti, a quando ancora ero ben lontano persino dal sospettare l'esistenza della mia cantantessa. Eppure c'è tanto di profetico in quel triangolino di carta che punta verso il centro del foglio. Quando trovo una parte di me nelle parole di un altro, rimango sempre così interdetto...

I GATTI

Da un'altra stanza mi chiedi
che cosa fanno i gatti,
un minuto fa urlavano per l'amore
ora tacciono nel gelo che ci invade.

Ora stai già dormendo, io veglio,
in attesa di voci dentro e fuori
vivo in controtempo, sospeso.


A. Porta
8.1.87

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