hide and seek

Bidonato per il poker del giovedì, alla fine sono uscito con alcuni amici che non vedevo da tempo (il tempo, il tempo!). E naturalmente, tra una birra e un panino, si sono toccati tutti gl'infiniti argomenti delle uscite tra uomini, e che si possono tranquillamente sintetizzare nella parola "gnocca". Gira e rigira, non è che si vada poi così lontano.
Un tempo ero un fervente oratore, durante questi pittoreschi consessi. Ora mi tengo in disparte, un po' intimorito (e preoccupato) dal disinteresse che improvvisamente è calato su di me. Vivo in uno stato di separazione dall'anima (anche se "vivere" è una parola grossa), e ho mandato gli ormoni in campeggio. In teoria dovrei galleggiare in uno stato di pace primordiale uterina invidiabile. Invece gli unici momenti in cui sento un guizzo di ciò che, con molto ottimismo, si potrebbe chiamare vita, è quando scopro nelle tasche del riesumato giubbotto invernale reperti dimenticati di un sogno, una carta d'imbarco aereo, lo scontrino di un bar sulla spiaggia, e tutto diventa un'inutile gioco a nascondino coi ricordi. Che perdo.

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