my train of thoughts

Un uomo cammina per strada. Lo fermo e gli chiedo se per lui sono vero. Mi guarda piuttosto perplesso, e non gli do torto. Con un sorriso mormora un timido "si" poi si allontana, voltandosi un paio di volte a guardarmi.
E io lo guardo allontanarsi, ma in me non è cambiato nulla. Nulla. Sento addosso come un cappotto la stessa sensazione d'irrealtà di sempre. Il personaggio di un romanzo. Guidato. Sballottato da un autore che non sà cosa farne.
Quest'impotenza snervante, soffocante, davanti alla vita che scorre fuori dalle mie finestre. Anzi, dentro i finestrini di un treno che mi passa sferragliando davanti senza fermarsi. Le carrozze che sfrecciano senza concedermi un appiglio. Le facce che appaiono un istante, quasi subliminali, e passano oltre. Frastuono, frastuono, frastuono.

1 commenti:

    On lun ago 02, 02:26:00 PM 2004 Anonimo ha detto...

    Un abbraccio forte forte...da Lù