barfly

"Non preoccuparti, nessuno s'innamora di me"

- M. Rourke nei panni di C. Bukowski nel film Barfly

Per qualche oscura e inquietante ragione la cosa riguarda anche me. C'è qualcosa, nel mio modo di essere e di amare, che sconcerta. Me lo sono sentito dire più di una volta. La pacatezza dei miei modi, la fiducia cieca con cui mi lascio cadere nell'abisso dei sentimenti. Spavento. Anche con i miei quasi novanta chili, le mani grandi, le spalle larghe e il pizzetto ispido, le donne hanno paura di rompermi come il più fragile dei cristalli. Mi maneggiano con apprensione, guardandomi perplesse negli occhi, in attesa e alla ricerca di una prova che la mia natura sia diversa da quella che hanno percepito.

A volte mi spiace di non poterle accontentare.

Si avvicinano anniversari infausti. Ricordi raggomitolati nel letto col telefono staccato, lunghe conversazioni notturne, avanzi di pizza surgelata lasciati nel piatto per giorni. E il dolore straziante del comprendere che tutto ciò che provavo era assolutamente, irrimediabilmente inutile.

Nella casa nuova, nella foga del trasloco, ho aperto uno scatolone di troppo.

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