non un cattivo ragazzo...

Ieri, cucina. Ma non sono pronto ad affrontare serenamente la cronaca del peggior disastro dopo il Titanic. Diciamo solo che sono riconoscente per le piccole cose, come ad esempio un frigo che funziona (anche se contiene solo alcune lattine di Coca Light - dono della mamma che si preoccupa per la mia linea - e una scatola di Voltaren Ofta collirio). Per il resto continuerò a tirare avanti a pizza...

Oggi visita oculistica post intervento. Oggetto: occhio destro. Con la faccia appoggiata al trabiccolo oftalmetrico ascolto i grugniti di approvazione dell'oculista, apparentemente più compiaciuto della sua competenza che del mio occhio ora dotato di lente intraoculare, orgoglio e vanto dell'industria di precisione serbo-croata (scherzo). Mi guarda con una faccia strana quando mi permetto di far notare che condivido il suo entusiasmo solo in parte, dato che:

a) sono stato costretto a subire un intervento di rimozione della cataratta a 36 anni quando di solito si fa sopra i settanta, e
b) m'inquieta un po' questa cosa di essere improvvisamente diventato presbite totale (conseguenza naturale di questo intervento, ma alla faccia del "consenso informato" col cazzo che ti dicono queste cose!) e vederci da vicino come attraverso il vetro smerigliato delle antine della credenza della nonna.

Comunque tutto bene. Prossima visita tra un mese.
A questo punto accenno timidamente all'opportunità di fornire di correzione adeguata l'occhio operato due mesi or sono.
"Ma se ci vedi benissimo!"
Faccio un respiro profondo prima di rispondere.
"Dottore, mi scusi se ribadisco un concetto che forse non ho espresso con adeguata enfasi. Che io riesca a leggere le clausole scritte in piccolo su un contratto assicurativo a cinquecento metri di distanza non può che rallegrarmi. Ma visto che di mestiere non faccio il tiratore scelto ma l'impegato (so di deluderla, mi spiace), sarebbe per lo meno gentile da parte sua mettermi nelle condizioni di poter leggere ciò che ho sulla scrivania."
Mentre l'oculista mi guarda perplesso, compilo mentalmente anche per lui la pagella cui già ho sottoposto tutti i suoi predecessori, di qualsiasi branca della medicina appartenessero.
Giudizio complessivo: non un cattivo elemento, ma un po' scemo.

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