un bel gattino

Cena divertente con amici.
Che bello lasciarsi andare e sparare cazzate a raffica senza pensare.

I miei sono a farsi un weekend a Montecatini, quindi l'incombenza di cibare i famelici felini è mia. Mentre cammino a passo svelto con la coda dell'occhio m'accorgo di un'improbabilità fisica. Come un buco nero tascabile, dell'acqua che cade verso l'alto, o un certo mio conoscente che salda i suoi debiti. Mi fermo per investigare. E osservo lo strano essere che barcolla nella mia direzione, gli occhi fissi nei miei (a quella distanza li vedo). Quando passa sotto il cono di luce di un lampione mi rendo conto che è:

"Un gatto?????"

L'animale, delle dimensioni di un pony, mi si avvicina e strusciandosi contro le mie gambe mi sbatte contro un muro. Poi torna a guardarmi e apre la bocca, m'immagino per ruggire. Invece emette un timidissimo e molto femminile "miu", e torna a premermi contro il muro.
Noto un'anziana signora che osserva da una finestra.
"Signora, è suo questo bel gattone?" La donna è entusiasta del mio commento.
"Il mio micio! Bello, vero? Si chiama Pucci!"
"Pucci??????"
E' un po' come scoprire che il ringhiante pitbull dei vicini senza un orecchio si chiama Batuffolo, Fuffy per gli amici (o almeno quelli che non ha ancora sbranato).
"Ma cosa mangia?" cercando di ricordare se ultimamente sono spariti dei bambini dal vicinato.
"Mah, un po' di tutto. Gli piacciono molto le fiorentine."
Alla faccia.
"Beh, buona serata, signora."
"Arrivederci!"
Cerco di divincolarmi dalla presa sumo di Pucci, ma la mossa migliore la fa la signora agitando in aria una scatola di gustosi croccantini wiskas. Pucci decolla con la grazia di un Lockeed C130, e sono di nuovo libero.



A casa dei miei, Olivia e Conchita mi aspettano impazienti mentre preparo loro piattini succulenti. Miagolano e si strusciano contro le mie gambe.
"Ingorde! Siete grasse e ingorde!"
Poi penso a Pucci.
...un altro po' di bocconcini, piccine mie.