meno sei
lunedì 22 novembre 2004 by Enrico
Il vento soffiava ma non sentivo freddo, quel giorno sulla banchina a Marina Piccola. Un panino sotto un tendone - praticamente all'aperto -, col sole sardo che occhieggiava benevolo tra le nuvole.
Sperimento, in questi giorni, una nuova forma di ricordo. L'elisione istantanea dei lunghi mesi di convalescenza emotiva. Tutto sparito in un bà. Mai accaduto. Non è un ricordo, è "adesso".
Qualcuno con la muta armava una barca, un catamarano dalle vele arancioni e bianche, una pala del timone appoggiata allo scafo di dritta, l'altra fuori dalla mia vista. Il cuore era già al largo, e un vento propizio lo sospingeva sulle onde crestate di spuma bianca.
Non è un ricordo, è "adesso".
L'aria m'entrava nel petto ad alimentare la fornace. Le nostre labbra si sfioravano allo sgraziato cantare dei gabbiani.
Non è un ricordo.
Ai piedi della Sella Del Diavolo
adesso
la sua mano m'accarezza la nuca.
Sperimento, in questi giorni, una nuova forma di ricordo. L'elisione istantanea dei lunghi mesi di convalescenza emotiva. Tutto sparito in un bà. Mai accaduto. Non è un ricordo, è "adesso".
Qualcuno con la muta armava una barca, un catamarano dalle vele arancioni e bianche, una pala del timone appoggiata allo scafo di dritta, l'altra fuori dalla mia vista. Il cuore era già al largo, e un vento propizio lo sospingeva sulle onde crestate di spuma bianca.
Non è un ricordo, è "adesso".
L'aria m'entrava nel petto ad alimentare la fornace. Le nostre labbra si sfioravano allo sgraziato cantare dei gabbiani.
Non è un ricordo.
Ai piedi della Sella Del Diavolo
adesso
la sua mano m'accarezza la nuca.