Orpheus Descending

[...]

Nel buio del silenzio era più facile accettare di ripercorrere il dolore che soggiacere al nulla.
Le sue parole correvano a ritroso, goffe e impacciate, come affondando i piedi nella melma, fino a trovare il più solido terreno del rammarico e iniziare la loro corsa giù per il pendio.
Facile, così facile. Scapicollarsi verso valle senza il pensiero della risalita, mentre attorno vorticavano risa e lacrime, baci e singhiozzi. Dolore amato e ritrovato.



La forma o l'essenza? Una canzone è una canzone perchè è in musica o perchè vi sono le parole? Gli dicevano canta e lui lo faceva, sempre precipitando nell'abisso, trascinandosi tutti dietro, le parole che irrompevano nel cuore come carri armati.

E finalmente, alla base del verso, l'accecante fantasmagorica luce del silenzio annullare tutto in un bà. Ridare l'avvio al movimento. Perchè non si va più a fondo del fondo, e giunti in fondo non si può che risalire. La chiamano catarsi.

Salvo poi rovinare tutto con una sbirciatina alle spalle.

1 commenti:

    riletto adesso, meraviglioso.