the nightshift
martedì 11 gennaio 2005 by Enrico
Vivo la notte, e questa si prolunga nel giorno. Ruba i contorni, sfuma gli spigoli. S'addensa, il sonno onnivoro che tende le mani, s'addensa come un banco di nebbia in cui perdersi e dissiparsi. E anche i sogni giungono tardi, ad alba avanzata, la cavalleria al galoppo con le sciabole sguainate ma che trova il forte già in mano al nemico.
Seduto alla scrivania, ancora aggrappato alle lenzuola, la coscienza mi sgocciola addosso ricordi e desideri e a volte il ricordo dei desideri. Nella penombra dell'anima, accucciato in silenzio, attendo la notte.
Seduto alla scrivania, ancora aggrappato alle lenzuola, la coscienza mi sgocciola addosso ricordi e desideri e a volte il ricordo dei desideri. Nella penombra dell'anima, accucciato in silenzio, attendo la notte.